sabato 19 maggio 2012

Selvaggio Blu : Un Sogno tra Mare e Supramonte


In dialetto sardo si dice :”In caminu s’acconza su barriu” ( in cammino si assesta il carico) e nessuna frase mi sembra più adatta per descrivere il SELVAGGIO BLU, un trekking spettacolare, di grande soddisfazione, ma anche di buon impegno, durante il quale lo zaino che ogni partecipante si dovrà portare appresso, sarà la costante compagnia di questo viaggio tra mare e supramonte. 
Ma credetemi, ogni sforzo sarà ampiamente ricompensato da un'esperienza indimenticabile !!












Già dalla prima tappa, che sale alle pendici di Punta Giradili e ne percorre l'omonima cengia, si assapora questo strano connubio tra boschi selvaggi e mare trasparente fino all'eccesso, così che le motivazioni ad andare avanti aumentano passo dopo passo !!!











Il premio speciale che riceviamo ogni sera dopo molte ore di cammino, è  la possibilità di fare dei bivacchi molto suggestivi in riva al mare, affacciati su piccole insenature esclusive per noi: come fare a resistere ? Giù lo zaino, via scarpe e vestiti, tutti in acqua !!!!











Brevi tratti di arrampicata, lunghe discese a corda doppia, passaggi in grottoni sospesi sopra al mare sono tutti ingredienti che rendono ogni tappa unica ed interessante senza lasciare spazio nemmeno per un attimo alla noia.













Abbiamo ammirato albe indescrivibili, fiori bellissimi, formazioni rocciose davvero singolari, abbiamo vissuto una settimana indimeticabili tra le braccia della natura !!



giovedì 3 maggio 2012

L'Altro

L'Altro è da sempre al centro dei miei viaggi.

Non riesco a pensare ad un viaggio che rinunci al contatto con la gente che vive dove io mi reco per soddisfare la mia curiosità nei confronti del mondo, un viaggio che asetticamente si tiene alla larga da tutto quello che mi circonda - persone e cose - ma che è diverso da me.













Qualcuno ha scritto che:" Chi viaggia senza incontrare l'altro non viaggia, si sposta".
Niente di più vero, l'essenza del viaggio è la mescolanza e l'incontro con l'inconsueto e risulta spesso difficile perchè coincide con una presa di coscienza... E le prese di coscienza sono sempre difficili da affrontare.
















Ho scelto queste immagini che ho scattato nel corso di diversi viaggi nell'Himalaya; spesso chiedo prima di fare una foto, qualche volta la rubo regalando un sorriso, specialmente ai bambini che osservano sempre curiosi l'obbiettivo della fotocamera.












Sono immagini scattate camminando tra la gente, soffermando a volte l'attenzione sui particolari di un gesto, sulla posizione di una mano, nel contenuto segreto di uno sguardo.
Sempre più spesso la gente riesce a catturare la mia attenzione anche quando, camminando nelle immense valli Himalayane lo sguardo è ovviamente attratto dalla rimbombante natura che mi trovo davanti, dalle montagne più alte del mondo che accompagnano il mio avanzare nello spazio.
E sono proprio le persone che invece riescono a fermare per un attimo il tempo e a farmi riportare lo sguardo un po' più in basso....












Ecco che passando dalla dimenticata Valle del Nar-Phu agli aridi altopiani del Mustang, camminando nel caos di Kahmandu oppure tra le bellissime e silenziose piazzette di Bhaktapur, attraversando i ponti sospesi della Valle del Khumbu o camminando tra le risaie nella Valle del Khali Gandaki, ho avuto l'opportunità di incontrare anche un mondo fatto di tante persone, di lavori diversi, di religioni ed usi lontani dai nostri.

E questo è veramente il valore aggiunto che mi sono sempre riportato a casa, alla fine di ogni viaggio.















"Viaggio in molte parti del mondo e quando parlo alla gente lo faccio come se fossi un membro della loro famiglia. Tratto ognuno come un amico, anche se è la prima volta che ci incontriamo. In realtà ci conosciamo già profondamente, in quanto esseri umani che condividono gli stessi obiettivi di fondo: noi tutti aspiriamo alla felicità e rifuggiamo la sofferenza".
S.S XIV Dalai Lama



























Vorrei chiudere questa serie di immagini con il ricordo di una delle più grande avventure che io abbia mai vissuto: una traversta in Alaska di 22 giorni in autonomia assieme ad un grande amico.
Di quel viaggio ho splendidi ricordi di grandi emozioni, ma la cosa più bella è stata la frase con la quale entrambi sintetizzammo quella grande esperienza : IL VIAGGIO E' LA META !